Il giusto piatto in una giornata fresca e piovosa come oggi…..abbinare un vino rosato o rosso leggero.
TORTA LINZER & MOSCATO D’ ASTI MONCUCCO 2011 FONTANAFREDDA
Ricetta Torta LINZER by Matteo.
150gr burro
250 gr farina
150 gr zucchero a velo
100 gr nocciole arrostite
1 uovo
Spezie: vaniglia, scorza di limone, cannella, polvere di garofano
10 gr lievito in polvere
300 gr marmellata di ribes
Impastate il burro e lo zucchero, aggiungete la farina mescolata col lievito, le nocciole grattugiate, l’uovo e le spezie. Fate riposare la pasta al fresco, dopo mezz’ora ritirate la dal frigorifero e tagliatella in quattro parti. Spianate tre quarti della pasta a circa 1,5 cm di spessore per un diametro di 22cm, spalmatevi sopra la marmellata di ribes( l’antica ricetta prevedeva di mettere delle ostie prima della marmellata). Il resto della pasta va aggiunto sopra come orlo e a storici online a forma di grata. Spalmate la superficie dell’orlò e della grata con un po’ d’ uovo e coprite con sottili fette di mandorla. Mettete a forno per 40-45 minuti a circa 190 gradi.
Moscato d’Asti Moncucco 2011 Fontanafredda.
Vitigno:
Moscato bianco
Resa in vino:
65%
Produzione media:
45 hl per ettaro.
Collocazione geografica:
la collina di Moncucco si trova nel comune di S. Stefano Belbo, nel cuore della zona di origine del Moscato d’Asti
Caratteristiche dei vigneti:
i vigneti sono posti sul versante sud di una collina caratterizzata dalle forti pendenze e dal terreno bianco tipico dei suoli di origine sedimentaria, ricchi di marne calcaree e con un pH fortemente alcalino. L’età delle viti varia dai 20 ai 40 anni.
Vinificazione:
l’uva raccolta in cassette viene in parte immessa direttamente nelle presse e in parte, dopo essere stata diraspata, viene avviata in un serbatoio termocondizionato dove sosta per circa 12 ore alla temperatura di 5°C subendo una breve criomacerazione. Un programma di pressatura molto delicato consente di estrarre dagli acini solamente il mosto fiore che viene lasciato decantare a freddo, separandolo dalla fase solida presente nel mosto. La fermentazione si avvia quando la temperatura raggiunge i 18°C e viene arrestata quando sono raggiunti i 3 gradi alcolici. A questo punto il Moncucco viene stoccato nell’acciaio alla temperatura di 0°C per un periodo di affinamento che dura fino all’inizio della primavera successiva.
Allora il vino viene trasferito in un serbatoio a pressione, dove la fermentazione si completa fino al raggiungimento di 5,5 gradi alcolici.
Caratteristiche organolettiche:
le caratteristiche tipiche del vigneto si esprimono in modo evidente nel bicchiere già a partire dal colore, un bel giallo paglierino con riflessi dorati, ma soprattutto con un’esplosione di aromi che ricordano con grande intensità il profumo dell’uva da cui il vino si origina. In particolare
affiorano i sentori di pera matura, pesca bianca, miele, fiori di robinia, tiglio e d’arancio, salvia e limone. In bocca la densità appare l’elemento predominante e infonde una sensazione di pienezza che va a bilanciare la freschezza acida e il petillant residuo della fermentazione. Di lunghissima persistenza, richiama alla memoria in modo netto la luce e il calore del grappolo di moscato maturo appena raccolto.
Abbinamenti consigliati:
gradevolissimo nel fuori pasto, è l’ideale compagno di molti tipi di dessert, anche elaborati.
Gradazione alcolica:
5,5% Vol.
Temperatura di servizio:
8-10 °C
GIOCANDO CON IL COLORE SU UNA BRANDADE DI STOCCAFISSO, IN BIANCO !!!!
TAGLIATA DI SOTTOFILETTO DI CHIANINA, CIPS A MODO MIO E CREMA DI PANNA ACIDA CON MENTA DISIDRATATA
BABÀ IN MOSTRA SE LA GIOCA CON IL TIGNANELLO
IL BABÀ É SFORNATO, MANCA SOLO DI ESSER INZUPPATO!!!!!
RISO CARNAROLI MANTECATO CON RISTRETTO DI ZUCCA GIALLA E ZENZERO, BRESAOLA DI CAVALLO PUNTA D’ANCA DISIDRATATA
TORTA CAPRESE
INGREDIENTI
Mandorle pelate 300 gr
Burro 250 gr
Cioccolato fondente 250 gr
Zucchero 200 gr
Uova 8
Zucchero a velo ( se preparate la torta per una persona celiaca utilizzate quello senza Glutine , in commercio troviamo,per esempio, la marca Colombo o lo Zefiro Dell’ Eridiana)
PREPARAZIONE
Fate tostare leggermente le mandorle nel forno a circa 200° e lasciatele raffreddare.
Una volta fredde spezzettatele non troppo finemente. Riducete a pezzi il cioccolato fondente e fatelo sciogliere, a bagnomaria, fino a quando risulterà liscio e senza grumi, quindi lasciatelo intiepidire mescolando di tanto in tanto.
Con l’aiuto di un robot da cucina sbattete assieme il burro, metà dello zucchero, i tuorli delle uova e per finire il cioccolato fondente intiepidito.
Amalgamate il composto e trasferitelo in una ciotola capiente, unendo le mandorle tostate. Montate gli albumi a neve ferma con lo zucchero rimanente e uniteli delicatamente al composto di cioccolato e mandorle, aiutandovi con una spatola. Ricordatevi di unire sempre gli albumi dal basso verso l’alto .
Imburrate una tortiera larga e bassa e foderatela con carta forno , versate al suo interno il composto preparato e infornate in forno, già caldo a 170 gradi, per circa 30 minuti.
Sfornare la torta, farla raffreddare e poi adagiarla su di un vassoio, cospargere zucchero a velo sulla parte superiore.
I CONSIGLI DI MATTEO
Questa torta è indicata per tutte le persone celiache, non avendo al suo interno alimenti con glutine. Facciamo sempre attenzione a utilizzare strumenti puliti, il celiaco deve evitare tutti i cibi che contengono i cereali vietati, anche in minima parte. Dato che anche una microscopica percentuale di glutine è dannosa per un celiaco, non basta stare attenti a che il cibo che prepariamo non contenga glutine fra gli ingredienti, ma bisogna evitare anche qualunque tipo di contaminazioni.